PERCORSO SHAD IN MAROCCO: LA TUA PRIMA VOLTA

Il Marocco è tutto avventura e contrasti, un paese affascinante da percorrere in moto. Per questo che SHAD vuole fornirti alcune raccomandazioni per cui, se non hai ancora osato andarci, puoi farlo in tutta tranquillità.

La prima cosa: è necessario un programma. È un paese molto grande e vario, si tratta di studiare cosa vogliamo visitare. Dobbiamo sempre procedere con calma e attenzione, godendoci il paesaggio, ma senza abbassare la guardia.

SHAD propone soluzioni di tutti i tipi per il tuo equipaggiamento, senza aggiungere troppo peso a una moto che si muoverà per zone più complicate del solito. Oltre alle valigie rigide o in alluminio, le morbide, come le Terra TR40 o le nuove TR30 Waterproof, sono le più pratiche e polivalenti, specialmente se pensi di non viaggiare su strada. Non dimenticare di optare per borse serbatoio o da gamba, per tenere a portata di mano le cose indispensabili.

Diversi percorsi possibili

Ogni zona del Marocco è sorprendentemente distinta dalla precedente che hai visitato, quindi non potrai vedere tutto quello che vorresti in unico viaggio.

Noi di SHAD ti raccomandiamo un giro in senso antiorario, che copra un ampio spettro di territori di quasi tutto il paese, partendo in traghetto da Algeciras e sbarcando a Ceuta dopo un breve tragitto, la cui frontiera ha una corsia per facilitare il passaggio delle moto. Passeremo per Fnideq e proseguiremo lungo la costa, fermandoci a mangiare pesce e frutti di mare, di qualità e a buon prezzo, nella zona turistica tra Cabo Negro e Martil.

Da qui conviene virare verso l’arido interno, per una visita obbligata e per dormire a Chefchaouen, conosciuta anche come Chaouen. Si tratta di una piccola città dove le sue vie e scalinate strette, con la maggior parte delle pareti tinteggiate di color azzurro, incantano.

In zona montuosa

Percorso successivo: la zona di Ifrane, conosciuta come “la Svizzera marocchina”, poiché passiamo da un terreno roccioso e arido ad alte montagne, con boschi di cedri immensi che si trasformano in abeti e case da paesaggio alpino. Ci troviamo nella parte est dell’Atlante marocchino, cordigliera che divide il paese in due e che segna il carattere del territorio da un versante all’altro.

Se proseguiamo verso il sud, incontriamo la provincia di Midelt. È uno spettacolo vedere come le alte montagne si trasformano in immense pianure piene di strade non asfaltate in direzione Errachidia. Qui è dove il terreno comincia a farci vedere i dromedari e a prendere contatto con l’ospitale paese berbero. Se proseguiamo verso il sud, finalmente cominceremo a vedere sempre più sabbia che punteggia i percorsi rocciosi fino a scorgere le dune in lontananza. Ci avvicineremo a Erg Chebbi, il famoso mare di dune intorno al quale incontreremo gli abitanti di Rissani, Erfoud o Merzouga.

Goditi le dune

Se ti piace la sabbia e hai esperienza off-road, puoi godertela con la tua moto, in caso sia preparata per questo. Se invece quello che desideri è emulare i piloti dakariani nei limiti delle tue possibilità e con il minor rischio possibile, la miglior cosa è alloggiare in uno qualsiasi dei buoni hotel e riad intorno a Erg Chebbi e fare una delle escursioni in moto da enduro, quad o buggy offerti.

E ciò che non puoi non fare è passare una notte tra le dune: c’è una moltitudine di accampamenti di jaima (tende) dove vivere una notte avventurosa, con un livello di confort eccezionale.

C’è molto da vedere nella zona, come il mercato millenario di Rissani, i giacimenti di fossili marini, i sorprendenti pozzi di Jorf o Gara Medouar, un luogo conosciuto come “Il Carcere Portoghese”, che hai visto in film come La Mummia o Spectre nel suo scenario naturale.

Attraversando lo Jbel Saghro

Dopo i nostri giorni tra le dune, ci dirigiamo a ovest prendendo il solitario percorso verso N’Kob, per poi attraversare il cosiddetto Jbel Saghro. Territorio duro, poco transitato e meno conosciuto, che merita per le sue strade sinuose e i sentieri montuosi con paesaggi inusuali. E arriviamo a Tinghir (o Tinherir), città ai piedi dell’Atlante, dove nasce il percorso verso uno degli spettacoli da visitare assolutamente, le gole di Todrà.

Proseguiamo verso ovest e incontriamo Boumalne Dades, città ai piedi dell’oasi di Tafilalet con le sue immense pianure da cui parte la strada per un’altra delle attrazioni ai piedi dell’Atlante, la serpeggiante strada che sale alle gole di Dades, lo “Stelvio marocchino”. Dall’alto hai una vista impressionante e un café ristorante dove vale la pena entrare per le sue terrazze. Scendendo di nuovo verso Boumalne Dades, per proseguire verso Ouzarzazate, fermati presso i cosiddetti “Monkey Fingers”, le formazioni rocciose a forma di dita di scimmia.

Scenari da film

Giungiamo a Ouarzazate, città vivace, dove troviamo i set cinematografici degni di visita. Procediamo fino a prendere la strada che ci fa attraversare il Ksar di Ait Ben Haddou, nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Un villaggio nel letto del fiume Ounila costruito in mattoni, le cui origini risalgono all’anno 757. Le sue vie strette e le sue case sono state scenario naturale di film come Il Gladiatore, tra molti altri.

Il mitico passo del Tichka

Dirigiamoci al nord. Lasciandoci alle spalle Telouet per il percorso che cambia paesaggio, man mano che ci si avvicina alle montagne, giungiamo al passo del Tichka (o Tizin’n Tichka), con la strada che sale fino a 2260 metri di altitudine. È il passo principale di trasporto terrestre tra Marrakech e Casablanca e le provincie a sud del gigantesco Atlante. Nei mesi invernali è frequente trovare neve su questo percorso.

Marrakech e la sua piazza emblematica

Dopo alcuni chilometri di percorso “convenzionale” arriviamo a Marrakech, una città che ha tutto quello che immagini, ma di cui dobbiamo sottolineare il suo enorme suk, la moschea di Kutubía e la spettacolare piazza di Jemaa el-Fna, dove puoi trovare dai locali di street food, gli incantatori di cobra, gli artigiani e i musici ambulanti, fino ai più lussuosi hotel e ristoranti.

Il labirinto di Fez

Da Marrakech possiamo scegliere di andare verso paradisi turistici sulla costa atlantica come Essaouira, o proseguire verso Casablanca, a nord. Scegliamo però di continuare ad attraversare il paese in diagonale dirigendoci verso Fez. La medina di questa millenaria città conta più di 9000 vie interne, molte di esse della larghezza di un carro. Ogni zona al suo interno è dedicata a una categoria di commercio o artigianato. Spicca la bellezza delle tinozze di colori dove si conciano e tingono le pelli e dei colori dei banchi di spezie.

È impossibile però visitare questo labirinto senza una guida locale esperta delle sue vie: tutti gli incroci possono sembrarci identici. È facile trovarle negli hotel e negli uffici turistici

Fuggendo dal comune

Da Fez, se vogliamo goderci il Marocco meno turistico, al posto della strada principale, la N13 fino a Tetuan, prenderemo la R501 fino alla R408. Arriveremo con la sensazione di essere tra i primi ad attraversare in moto le sue strade ritorte e solitarie.

Da qui a Fnideq, attraversando di nuovo la frontiera di Ceuta, senza affrettare l’orario di imbarco, in caso di contrattempi. È possibile che ti chiedano di mostrare l’equipaggiamento alla frontiera, quindi le tue valigie o borse SHAD devono essere pronte per il controllo. Non dimenticare di consegnare di nuovo il biglietto di entrata del veicolo insieme al passaporto e ci imbarchiamo per la penisola.

E sbarcheremo di nuovo ad Algeciras, pensando a quando tornare

CONSIGLI SHAD PER IL VIAGGIO

Note indispensabili:

  • Non essere ambizioso con i chilometri giornalieri. C’è molto da vedere e il peggio che puoi fare lì è andare di fretta. Alle entrate ed uscite dai villaggi sono frequenti i controlli di velocità, e quando meno te lo aspetti, da qualsiasi luogo spuntano bambini che camminano o animali sciolti.
  • In caso di avaria, lasciati pure aiutare dalle persone del posto. Nella maggior parte dei villaggi troverai officine dove sanno riparare praticamente tutto ed è normale che ti offrano rimorchio fin dove necessiti.
  • La benzina: ci sono stazioni di servizio ovunque, però non aspettare mai di arrivare alla riserva. Dai benzinai si paga quasi sempre in contanti, accettano sia dirham che euro. Non comprare benzina in tanica che spesso offrono al sud per la strada, di solito dà problemi con le moto delicate.

Documentazione necessaria

  • Se la moto è intestata a te hai bisogno solo della documentazione originale cartacea (libretto di circolazione e scheda tecnica), certificate di revisione e il certificato internazionale di assicurazione, che certifica la validità fuori EU e altri paesi dell’accordo. Assicurati che il Marocco sia incluso nelle clausole della tua polizza o non potrai entrare con la moto.
  • È obbligatorio passaporto con più di sei mesi di validità dalla data di entrata.
  • I funzionari della dogana ci consegneranno un documento di entrata per la moto che si dovrà mostrare all’uscita (attenzione a non perderlo!).

 

Testo e foto: Luis Morales

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